Archivi del giorno: 13 agosto 2012

Cattura titoli di natura D

Un vecchio problema che si pongono i catalogatori e che nelle regole ufficiali non è affrontato è se si possano catturare titoli di natura D legati ad altre notizie, o se essi siano da considerare intrinsecamente legati all’edizione per la quale sono stati creati.

Qui non  vorrei mettermi io a formulare un insieme di regole sistematiche che non ci sono nei manuali ufficiali (vedremo se la nuova Guida SBN dirà qualcosa), ma solo provare a dare qualche idea che possa essere utile ai catalogatori.

Per la verità, lo stesso problema si potrebbe porre anche per i P e i T, ma in questi casi mi sembra più facile da risolvere generalmente in senso negativo, perché per questi titoli è evidente il legame con la specifica edizione: al massimo si potrebbero riutilizzare per edizioni che fanno parte di una stessa serie (prima, seconda, terza edizione ecc.), ovviamente se si presentano identici in tutte le edizioni (mi pare invece che il problema non si presenti per gli N, che corrispondono a tutti gli effetti ad una manifestazione, quindi non vanno catturati anche se lo stesso articolo appare in diverse pubblicazioni).

I titoli D invece hanno identità un po’ meno definita, quindi mi pare che per loro il problema sia più avvertito.

Poiché questi titoli sono dati descrittivi e non elementi controllati di accesso come i titoli uniformi, è chiaro che anch’essi derivano da una specifica edizione, per cui non si può assumere come criterio generale quello di catturarli.

Si consideri che nell’opac l’effetto della ricerca per un tale titolo è quello di produrre una lista registrazioni (eventualmente anche una sola registrazione) in cui esso appare, quindi tale lista non può essere troppo eterogenea, altrimenti l’utente rischia di non comprenderne il rapporto con la ricerca effettuata, e comunque deve perdere tempo per selezionare il materiale.

In particolare, a mio parere non si devono assolutamente catturare titoli D materialmente uguali a quello che serve ma creati per edizioni di altre opere, perché questo potrebbe far pensare a qualche rapporto tra tali opere od edizioni che in realtà non esiste, e l’uguaglianza dei titoli è del tutto casuale.

Il caso opposto invece è quello di un titolo D uguale per il titolo uniforme di un’opera e per una o più edizioni della stessa opera: in questo caso mi pare che duplicare il D possa portare più confusione che utilità, per cui sarebbe legittimo utilizzare la stessa notizia. Questo vale se tale titolo è riportato sul documento, poiché altrimenti andrà legato al solo titolo uniforme. Viceversa, potrebbe esserci un D da legare al titolo proprio ma non al titolo uniforme, come può avvenire per varianti scarsamente attestate nelle edizioni e giudicate irrilevanti come elementi di accesso all’opera.

Quando un possibile titolo D si ripete uguale in numerose pubblicazioni, bisogna anche valutare se non possa trattarsi di un titolo di collezione, specialmente se è associato ad una numerazione.

A proposito dei titoli D legati ai titoli uniformi, se non c’è dubbio che possano e debbano essere fatti, è anche vero che per ora negli opac il loro trattamento sarà spesso ben lontano dall’ideale: basti pensare che il campo unimarc 500, che contiene il titolo uniforme e non è un record autonomo ma un campo del record base, non prevede il dato per cui non si potrebbe neppure passarlo all’opac in questo modo.

Se qualcuno ha commenti o proposte sull’argomento si faccia avanti.

Classi Dewey catturate per sbaglio

Può succedere di catturare dall’indice per sbaglio qualche classe Dewey appartenente ad edizioni che normalmente non si usano: infatti di solito nelle biblioteche che adottano la Dewey sono abilitate altre edizioni oltre a quella normalmente utilizzata, per il caso si ritenesse opportuno catturare qualche classe di tali edizioni.

Se invece una di questa classi è stata catturata per errore, purché essa sia attribuita correttamente al documento, non è il caso di preoccuparsi particolarmente: il legame alla classe in polo è condiviso, per cui potrebbe essere utile a qualche altra biblioteca, e comunque costituisce un elemento di accesso che può essere utile a qualcuno.

A mio parere quindi in tali casi la cosa migliore è non fare niente e lasciare il legame tranquillo in polo.

Se invece il legame è errato perché la classe non è pertinente al documento, o addirittura si è costruita una notazione non ammessa, bisogna certamente eliminarlo, e nel secondo caso eliminare anche la classe.