Recentemente mi hanno chiesto quali sono le cose fondamentali da tenere presente per il trattamento delle pubblicazioni in più unità fisiche.
Dopo averla preprato la risposta ho pensato che potesse servire a tutti coloro che non sono ancora molto esperti, per cui la inserisco anche nel blog.
1 – NUOVE CATALOGAZIONI
Dal punto di vista catalografico ovviamente bisogna fare riferimento alla Guida SBN, di cui inutile è inutile fare qui riassunto.
Da leggere bene, comunque in particolare i paragrafi sulle descrizioni a più di tre livelli (rarissime) e quello sui falsi livelli (meno rari). Quest’ultimo paragrafo è piuttosto contorto e si capisce meglio dagli esempi che dal testo, comunque si tratta di questo: ci sono pubblicazioni che apparentemente hanno tre livelli di titoli, ma una numerazione del livello più basso (unità fisica) che si riferisce al titolo d’insieme e non al livello intermedio, come in questo esempio:
TITOLO D'INSIEME
[titolo intermedio 1]
volume 1
volume 2
volume 3
[titolo intermedio 2]
volume 4
volume 5
In questo caso il presunto titolo intermedio si ignora (si segnala solo in nota, o al massimo come titolo D se fosse importante per l’accesso, ma è raro) e si fa una descrizione a due livelli.
Le Reicat inclinano a non creare catalogazioni distinte per le unità fisiche prive di titolo significativo, cioè in SBN i titoli di natura W, ma per ora in SBN si continua a fare queste catalogazioni, che del resto le REICAT non vietano. La recente Circolare dell’ICCU sull’applicazione delle REICAT in SBN specifica però che
Fanno eccezione [al trattamento a livelli] le pubblicazioni costituite da più unità edite insieme contemporaneamente (es. materiale sonoro e musicale, grafico, elettronico) per le quali si può descrivere il livello generale chiuso senza descrivere le singole unità.
Questo del resto era previsto dalla bozza di norme per la catalogazione del materiale video.
Per quanto riguarda i titoli uniformi, nel caso in cui la pubblicazioni in più unità fisiche contenga anche più opere, le REICAT non specificano a quale descrizione vadano legati: io suggerirei di legarli al titolo d’insieme in modo da non disperderli troppo nel reticolo.
Per nuove notizie inferiori, se si tratta di W bisogna crearli partendo dal titolo superiore, perché non si può creare un W da solo. Se si tratta di M si possono creare sia dall’alto che dal basso, ma è consigliabile la seconda soluzione (cioè creare la M e poi il legame 1 al titolo superiore) perché altrimenti non viene fatta la ricerca sul titolo e quindi si rischia di creare dei duplicati, soprattutto se qualcuno avesse già creato la notizia ma senza legarla al titolo superiore.
2 – CATTURE
Catturando un elemento del reticolo viene localizzato l’intero reticolo, quindi tutti gli M e W inferiori.
Se non si possiedono tutti i volumi corrispondenti, non bisogna effettuare la normale cattura, ma utilizzare la funzionalità Gestione livelli 51, accessibile da Vai a -> Gestione bibliografica: viene visualizzato il reticolo, nel quale si possono selezionare con il doppio click i BID da catturare (doppio click di nuovo per deselezionarli).
La scelta riguarda solo i BID gerarchimente inferiori, cioè appunto legati con legame 51 (contiene), tutti gli altri titoli (A, B, C, T, D, P) vengono catturati automaticamente.
Se si cattura qualche bid per sbaglio bisogna – a seconda se è un M o un W – utilizzare la cancellazione titolo oppure delocalizzarlo in biblioteca, polo e indice (in questo secondo caso, se non ha altre localizzazioni in polo andrebbe poi eliminato del tutto, e a questo scopo bisogna avvertire il responsabile del Polo).
3 – COLLOCAZIONE
Se si vuole, si può dare a ciascun volume una collocazione indipendente, utilizzando quindi lo stesso metodo che si usa per i volumi singoli.
Questo però comporta diversi inconvenienti: in Esame collocazioni si vedono i singoli volumi, e può essere difficile capire di che cosa si tratta, soprattutto se sono W. Inoltre con alcuni tipi di collocazione, in particolare quelli che prevedono il numero di catena, se non si hanno subito tutte le unità fisiche diventa impossibile aggiungerle poi di seguito, perché nel frattempo saranno stati collocati altri volumi.
Si può però anche creare una collocazione a livelli, ossia dare una collocazione al titolo superiore, ed identificare ogni unità fisica con una indicazione della sequenza, cioè della posizione in quell’unità è collocata. L’inventario si dà sempre al livello dell’unità fisica, quindi al BID di livello più basso.
Si procede in questo modo: si parte dalla prima unità fisica che si vuole collocare, si assegna l’inventario nel modo consueto, poi in collocazione si sceglie il tab “Nuova collocazione a livelli”, e si assegna la collocazione al titolo superiore e la sequenza all’unità fisica.
E’ molto importante compilare anche la consistenza, che si riferisce all’insieme della collocazione, e non dovrebbe contenere solo il numero totale delle unità fisiche, ma l’elenco, ad esempio non:
7 v.
ma
v. 1-7
oppure
v. 1-3, 5 (2 copie), 6-7
(in entrambi questi esempi il totale è 7 volumi ma evidentemente la consistenza è diversa)
Altri esempi:
v. 1-3
v. 2,4,6-8
Dalla seconda unità fisica in poi, una volta assegnato l’inventario, si sceglie il tab Collocazioni presenti nel reticolo, si sceglie la collocazione desiderata e si procede come prima, aggiornando la consistenza se necessario (qualunque volume si collochi, il programma mostra sempre la consistenza complessiva della collocazione).
La sequenza, come detto, rappresenta l’ordine in cui sono fisicamete collocate le unità: se la pubblicazione presenta un ordine numerico o alfabetico normalmente si segue quello, ma se per qualche motivo si collocano i volumi in un ordine diverso, la collocazione deve riportare quest’ultimo e non quello della pubblicazione. Ovviamente se la pubblicazione non ha una suo ordine intrinseco si sceglierà comunque un ordinamento ai fini della collocazione.
Questo dato può corrispondere o no alla numerazione del volume presente in descrizione, non c’è un collegamento necessario tra i due dati.
Se si hanno più copie di alcune o tutte le unità fisiche, non si è assolutamente obbligati a collocarle tutte insieme: si possono aggiungere alla stessa collocazione, creare nuove collocazioni a livelli o anche collocare singolarmente i volumi doppi.
Infine, un consiglio generale: se possibile, quando si è inesperti è meglio non trattare subito reticoli molto grossi, come quelli delle grandi enciclopedie o altre opere di consultazione, che di solito contengono molte edizioni dei diversi volumi, e in aggiunta molti duplicati e catalogazioni fatte male, per cui può essere difficile individuare i volumi da catturare. E’ consigliabile invece acquisire prima un po’ di esperienza con reticoli a livelli ma più semplici.